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Sempre meno posti letto negli ospedali

19.02.2019
Sigot

In Italia ci sono sempre meno posti letto negli ospedali. Non solo il nostro Paese occupa l'ultimo posto in questa (poco) invidiabile classifica, ma tra acuti e lungodegenza mancano quasi 15 mila posti letto per rispettare il parametro imposto dal Dm di 3,7 pl x 1.000 abitanti. E intanto continuano le lamentele dei cittadini per il protrarsi delle lunghe attese sulle barelle dei Pronto soccorso in attesa di un posto letto, per le liste d’attesa dei ricoveri in elezione e le difficoltà delle dimissioni dai reparti di degenza per acuti in carenza di posti letto/post acuti. Gli ultimi dati pubblicati dal ministero della Salute riportano un’ulteriore diminuzione dei posti-letto/2017 rispetto al 2016, sia per quanto riguarda gli “acuti” sia i “post acuti” (lungodegenza e riabilitazione).

Il decreto ministeriale 70/2015 aveva stabilito gli “standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all'assistenza ospedaliera” ed in particolare che le Regioni avrebbero dovuto provvedere “entro tre mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto, ad adottare il provvedimento generale di programmazione di riduzione della dotazione dei posti letto ospedalieri accreditati ed effettivamente a carico del Servizio sanitario regionale, ad un livello non superiore a 3,7 posti letto per mille abitanti, comprensivi di 0,7 posti letto per mille abitanti per la riabilitazione e la lungodegenza post-acuzie”.

Non molto diversa la situazione dei posti letto/post acuti: 35.329 in totale ripartiti in 11.355 pubblici (32,1%) e 23.974 privati accreditati (67,9%) con un rapporto, media Italia, di 0,59 ‰ abitanti e con 13 Regioni (Veneto, Friuli, Liguria, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna) con un rapporto inferiore allo 0,7 stabilito dal decreto.

Nel 2017 i posti letto/acuti sono scesi a 175.686 con una diminuzione di 3.266 ed un rapporto percentuale su abitanti ridotto a 2,93. La ripartizione pubblico/privato è di 135.076 pubblici (76,9%) e 40.610 privati accreditati (23,1%) con una diminuzione rispettivamente di 3.191 e di 75.

Nel prossimo mese di aprile saranno quattro gli anni dall'approvazione del decreto 70/2015 che aveva suscitato ampie discussioni e riserve riguardo soprattutto allo standard indicato per i posti letto, prevedendone un’ulteriore diminuzione rispetto alle precedenti già avvenute, diminuzioni che hanno portato l’Italia agli ultimi posti in Europa: la Francia a 6.4, la Germania a 8.2, il Belgio a 6.3, il Portogallo a 3.4, la Spagna a 3.1. Mentre la Svezia si colloca al 2.7 essendo dotata di servizi territoriali che permettono un’efficace assistenza extra-ospedaliera.

Fonte: Sempre meno letti negli ospedali. Sia per acuti che per lungodegenze. E il sistema è in sofferenza - Quotidiano Sanità