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Prescrivibilità di sacubitril-valsartan (ENTRESTO®) da parte degli specialisti geriatri

12.03.2018
Sigot

SIGOT e SIGG hanno recentemente richiamato l’attenzione di AIFA sulla prescrivibilità di sacubitril-valsartan (ENTRESTO®) da parte degli specialisti in Geriatria con il documento in allegato (Link lettera SIGG - SIGOT).


Il trattamento dello scompenso cardiaco congestizio sta vivendo infatti una vera e propria rivoluzione epocale, paragonabile a quella vissuta oltre 30 anni orsono dopo l’introduzione di Ace-inibitori e beta-bloccanti nella gestione di questa patologia, paradigma di cronicità, e che non può non vedere protagonisti i Geriatri stessi. L’associazione fra un bloccante del recettore dell'angiotensina 1 (valsartan) e l’inibitore della neprilisina (sacubitril) che degrada i peptidi natriuretici ANP e BNP (Entresto®), ha dimostrato di ridurre in modo significativo (RRR 20%) l’endpoint combinato di morte cardiovascolare e prima ospedalizzazione per scompenso cardiaco rispetto alla terapia standard (enalapril), tanto che lo stesso trial PARADIGM-HF (link con N Engl J Med 2014;371:993-1004 DOI: 10.1056/NEJMoa1409077) è stato interrotto precocemente durante l’analisi “ad interim”. Non è prevista alcuna limitazione alla prescrivibilità del farmaco a pazienti anziani, essendo necessarie solo un’attenta valutazione della funzionalità renale, della FE (≤35%) e della classe NYHA (II-III) (link con EXPERT OPINION ON PHARMACOTHERAPY, 2017 VOL. 18, NO. 7, 645–655 http://dx.doi.org/10.1080/14656566.2017.1316377) E’ risaputo che lo scompenso cardiaco rappresenta una vera e propria “epidemia”, riflesso dell’invecchiamento della popolazione, tanto che il DRG correlato è quello maggiormente rappresentato nelle SDO dei reparti di Geriatria e Medicina ed è proprio per tale motivo che l’esclusione dei Geriatri dalla possibilità di prescrizione del farmaco non appare coerente con il noto panorama demografico.