News

21 Settembre Giornata mondiale Alzheimer. “Tanta disinformazione: 2 persone su 3 credono sia normale conseguenza dell’invecchiamento”

21.09.2019
Sigot

“L’atteggiamento verso la demenza” è il titolo del nuovo Rapporto internazionale presentato nel nostro Paese dalla Federazione Alzheimer Italia in occasione della ricorrenza del 21 settembre. Secondo le previsioni, il numero delle persone con demenza è destinato a più che triplicare rispetto ai 50 milioni attuali, raggiungendo 152 milioni nel 2050.


L’analisi dei dati, effettuata dalla London School of Economics and Political Science (LSE), rivela nel complesso un’allarmante mancanza di conoscenza a livello globale della demenza: il dato più preoccupante è che due terzi degli intervistati pensa ancora che la demenza sia conseguenza del normale invecchiamento. Dall’indagine emerge in sostanza come lo stigma verso la demenza impedisca alle persone di chiedere informazioni, supporto e assistenza medica che potrebbero migliorare notevolmente la durata e la qualità della vita per quella che è, a livello globale, una delle cause di morte a più rapida diffusione. In Italia la stima attuale delle persone con demenza è di 1.241.000. Il Rapporto sottolinea quali siano le barriere principali alla ricerca di aiuto, consigli e assistenza: il 48% degli intervistati è convinto che la memoria di una persona con demenza non migliorerà mai, neppure con interventi medici; mentre 1 su 4 pensa che non si possa fare nulla per prevenire la demenza Dal Rapporto emerge inoltre come circa il 50% delle persone con demenza intervistate si senta ignorata dal personale sanitario (medici e infermieri), mentre il 33% degli intervistati pensa che, se soffrisse di demenza, il personale medico non gli darebbe ascolto. Un dato interessante è che il 95% dei partecipanti ritiene che potrebbe sviluppare una demenza nel corso della sua vita e più di due terzi delle persone (69,3%) si sottoporrebbero a un test genetico per conoscere il loro rischio di sviluppare una demenza (anche se finora non esiste un trattamento in grado di modificare il decorso della malattia). Ciò significa che il timore di soffrire di demenza è diffuso a livello globale, ma la malattia è ancora scarsamente compresa.

FONTE: https://www.alz.co.uk/research/WorldAlzheimerReport2019.pdf