Numerosa partecipazione al Congresso Regionale SIGOT Lombardia
22.11.2018Congresso Regionale SIGOT Lombardia "Il futuro della Geriatria : dalla tecnologia alla terapia"
Milano Istituto dei Ciechi, 13/10/2018
Nella storica ed elegante cornice dell’Istituto dei Ciechi di Milano un uditorio particolarmente numeroso e attento ha seguito l’annuale Congresso Regionale SIGOT Lombardia che ha avuto per tema "Il futuro della Geriatria: dalla tecnologia alla terapia". Il programma della giornata prevedeva la discussione di temi di stretta attualità e divisi, come è ormai consuetudine, in due sessioni di impronta clinico-assistenziale precedute da una Lettura e una Tavola Rotonda su un argomento gestionale oggi particolarmente dibattuto: la presa in carico del paziente con malattie croniche. Questo progetto è considerato un passaggio sanitario/assistenziale fondamentale e innovativo che impegna ormai da più di un anno la Regione Lombardia, non completamente semplice e agevole e ancora definibile come "work in progress" in considerazione delle continue limature a cui viene sottoposto. La tavola di confronto con i professionisti del settore ha affrontato alcune criticità segnalate anche nel corso della giornata per incrementare la percentuale di adesioni fra i pazienti, per il momento marginale, nonché per catalizzare il coinvolgimento dei Medici di Famiglia anche questo ancora parziale. Non si può sottacere peraltro che fra gli interlocutori e gli attori individuati risulta poco comprensibile l’assenza della figura del Geriatra e la Geriatria stessa non appare valorizzata per le specifiche competenze che ha acquisito nella cura del paziente cronico che per la grande maggioranza è anche anziano.
La prima sessione ha preso in considerazione le innovazioni tecnologiche che consentono il miglioramento della funzione e la riduzione della dipendenza del paziente. La disabilità, fisica e mentale, è un argomento cardine nella pratica geriatrica e annualmente SIGOT si fa carico di proporre all’attenzione le possibili novità o esperienze che possono essere adottate nella pratica quotidiana per ridurne incidenza e peso assistenziale. Può la tecnologia dare un contributo in questo senso? La risposta è sicuramente affermativa. E’ stato presentato un esempio di riabilitazione a distanza: il paziente resta a casa propria davanti al computer, all’inizio collegato al centro di riferimento per le specifiche istruzioni, poi in autonomia per continuare il programma riabilitativo previsto. Come era prevedibile è stato alto il gradimento e pure ottimo il risultato conseguito.
E poi il progetto di un villaggio costruito con le tante facilitazioni necessarie per dare vita ad una comunità viva e di qualità, pensato per il declino cognitivo lieve moderato. Dall’arredamento, dai colori, dai presidi, dalla luce una esperienza pilota in Italia volta a dare una traccia e uno stimolo alla ricerca in un campo dove il rimedio farmacologico non ha per il momento ancora trovato soluzioni significative.
E infine la tecnologia più semplice ma anche più raffinata (robotica-domotica) che può essere utilizzata per mantenere il paziente il più a lungo al proprio domicilio, obbiettivo irrinunciabile nella pratica geriatrica.
La seconda sessione ha puntato l’obbiettivo su alcuni aggiornamenti in tema di terapia farmacologica: dalle opzioni nutraceutiche in tema di cura del dolore, alle novità in tema di terapia ipouricemizzante oltre ad alcuni argomenti critici e ricorrenti nella pratica medica quotidiana. Utilizzo o non utilizzo degli antipsicotici nell’anziano affetto da demenza, quando un uso appropriato e quando un abuso. A questo proposito di fronte alla difficile realtà quotidiana è stata illustrato il difficile equilibrio e forse il necessario compromesso tra la necessità di assicurare al paziente ed ai familiari una dignitosa qualità di vita che si traduce nella possibilità di mantenere a lungo il paziente in casa sua e la sua sicurezza rammentando i pericoli conseguenti all’utilizzo di tali preparati. La ricerca farmacologica ha poi fatto un vero balzo in avanti epocale con la identificazione dei nuovi anticoagulanti orali: efficaci, più sicuri, più accettati per la semplicità di utilizzo. Si affiancano senza sostituirli a quelli storici che mantengono una loro appropriatezza in alcune specifiche condizioni. Ha concluso la giornata una esaustiva e coinvolgente relazione sulla antibioticoterapia e sul problema emergente delle resistenze batteriche, estese anche ai preparati di più recente sintesi. E’ stato trasmesso un messaggio di allarme volto a promuovere un utilizzo razionale e virtuoso di tali composti nell’uomo e nell’animale nonché alla conoscenza delle corrette procedure di accertamento dello stato infettivo.