News

Rapporto Istat: tra le donne over 80 una su sette colpita da demenza

07.08.2018
Sigot

Tra le donne over 80 una su 7 soffre di demenza o Alzheimer.



Il dato e' contenuto nel rapporto Istat "La salute mentale nelle varie età della vita". Nella popolazione anziana i disturbi depressivi e di ansia cronica grave si presentano spesso in associazione ad altre patologie croniche, tra cui l'Alzheimer e le demenze, soprattutto nelle fasi più avanzate della vita. In particolare, circa il 15% della popolazione anziana (65 anni e più) riferisce di soffrire di depressione o ansia cronica grave. Questa quota si attesta al 19,5% tra gli ultraottantenni 23,5% tra le donne e 12,7% tra gli uomini). Seppure con prevalenze minori, lo stesso profilo per età e genere si osserva per l'Alzheimer e le demenze, che colpiscono il 4,7% della popolazione anziana e, in misura maggiore, le donne ultraottantenni (14,2%, rispetto al 7,1% dei coetanei uomini). Queste patologie si distribuiscono in maniera sostanzialmente uniforme nel territorio, con l'eccezione del Nord-est dove si registra la quota più bassa di soggetti anziani sia con depressione e ansia cronica (13,3% rispetto al 16,5% del Mezzogiorno), sia con Alzheimer o demenza (3,6% contro 5,9% del Centro). Ovunque nel territorio, i soggetti colpiti risultano essere nella maggioranza anziani con basso livello di istruzione sia per i disturbi depressivi e ansiosi (16,6% e 6,3% con titolo alto), sia per l'Alzheimer o le demenze (5,5% e 1,2%). Soprattutto tra gli anziani, la presenza di questi disturbi è più frequentemente associata alla percezione di un cattivo stato di salute rispetto alle altre forme di cronicità' (73,7% e 68,4% contro 60,7%). Si riscontra inoltre una più frequente percezione del dolore da moderato a molto forte (57,7% e 44,4% rispetto al 38,1%). Le diverse forme di disagio mentale che sono state analizzate per gli anziani si associano con maggiore frequenza alla minore resa (66,2% e 67,6% contro 18,0%) e al calo di concentrazione (61,8% e 67,7% contro 14,5%) nelle attivita' quotidiane, come pure alle gravi difficolta' nella cura della persona (29,0% e 63,4% rispetto al 7,6%) e nello svolgimento delle attività domestiche (61,6% e 89,6% contro 26,5%). Più di un anziano su 10 tra chi soffre di depressione o ansia cronica (il 12,2% di chi è malato di Alzheimer o demenza) è stato vittima negli ultimi 12 mesi di incidenti domestici, con una frequenza più che doppia rispetto ai coetanei con altre tipologie di disturbo cronico (4,4%). Si calcola che nel 2014 la malattia di Alzheimer e le demenze siano, insieme, la quinta causa di morte in Italia: erano al nono posto della graduatoria nel 2003. Il 5% di tutti i decessi è stato causato, nel 2015, da una di queste due patologie. Questa percentuale raggiunge il 7% tra gli ultraottantenni. Quasi la totalità dei decessi per demenza (19.579) si verifica oltre i 65 anni e più e raggiunge il 90% oltre gli 80. La mortalità per malattia di Alzheimer, invece, è più precoce: il 22% delle 12.134 morti è avvenuta prima del compimento dell'80esimo anno di età. Questi valori assoluti corrispondono a un tasso di mortalità (grezzo) per tutta la popolazione di 3,2 decessi per 10 mila abitanti per la demenza e di 2,0 per l'Alzheimer. Per gli ultraottantenni questo indicatore assume i valori rispettivamente di 43,8 e 23,5. Tenuto conto di eventuali differenze nella certificazione e codifica di questi decessi, in Europa la mortalità per queste due cause rappresenta il 6,6% del totale della popolazione oltre i 65 anni. Attestandosi sul 5,4%, con un tasso standardizzato di 21,6 decessi per 10 mila ultrasessantacinquenni, il nostro Paese si posiziona al di sotto della media europea e di altri paesi a noi vicini come Francia e Spagna. In Italia l'andamento temporale dei tassi per queste due cause risulta sostanzialmente costante negli anziani, con picchi negli anni 2012 e 2015, anni di aumento della mortalità generale soprattutto a carico degli anziani. Se si analizzano tutte le cause riportate sui certificati di morte (cause multiple) e non solo la causa iniziale, i decessi oltre i 65 anni che menzionano demenza o Alzheimer sono 52.393 ovvero 1,7 volte rispetto a quelli che hanno queste patologie come causa iniziale. Nei certificati di morte, queste malattie si trovano frequentemente associate ai disturbi cerebrovascolari, la sepsi e le condizioni legate all’immobilità come polmoniti ipostatiche o da aspirazione, ulcere da decubito e difficoltà della deglutizione.